CONFAVI NEWS:

CINGHIALE: APPROVATO IL NUOVO DISCIPLINARE STAGIONE 2025-2026 - AUDIZIONE DELLA CONFAVI IN SENATO SULLA PROPOSTA DI MODIFICA DELLA 157/92 - DIRETTIVI DEGI ATC E CONFLITTI DI INTERESSE. LA REGIONE DICE SI! - REGIONE, APPROVATO IL NUOVO CALENDARIO VENATORIO. POCHE LE NOVITA' E POCA AUDACIA. LA PRUDENZA NON E' MAI TROPPA! - POMEZIA, EMERGENZA CINGHIALI. IL COMUNE INCONTRA LE ASSOCIAZIONI VENATORIE - PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE. APPROVATO L'ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON L'UNIVERSITA' DELLA TUSCIA - 2019-2023. IN CALO IL CONSENSO VERSO LE ASSOCIAZIONI VENATORIE RICONOSCIUTE - Prossimamente la puntata di caccia dedicata a VALLEMAIO in provincia di Frosinone

06 agosto 2025

LAZIO, PSA: NOMINATO IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Con Decreto del Presidente della Regione Lazio è stato nominato il Commissario straordinario per le misure urgenti per la fauna selvatica, ai sensi dell'art. 11 della Legge regionale n. 22 del 30 dicembre 2024 nella persona del Dr. Vito Consoli.
Il Commissario straordinario svolgerà i seguenti compiti:
a) coordinare le attività relative al Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica di cui all’articolo 19 ter della legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) e successive modifiche, adottato con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica ai sensi del medesimo articolo 19 ter, comma 1;
b) svolgere, nell’ambito delle azioni e misure attuate per prevenire e contenere la peste suina africana (PSA), il ruolo di raccordo tra le attività del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto della diffusione della PSA di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 9/2022 convertito dalla legge n. 29/2022 e quelle delle strutture regionali competenti;
c) coordinare le attività connesse alla realizzazione del Piano regionale interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nella specie cinghiale (PRIU), adottato dalla Regione ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge n. 9/2022 convertito dalla legge n. 29/2022, assicurando, ove necessario, l’integrazione del PRIU con le prescrizioni del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica;
d) individuare le eventuali criticità relative agli obiettivi specifici previsti dal PRIU, proponendo le opportune misure correttive o, in caso di inerzia o inadempimento da parte degli enti competenti, l’esercizio dei poteri sostitutivi nel rispetto delle modalità previste dalla normativa vigente;
e) coordinare le attività relative alla attuazione delle misure e delle azioni di competenza regionale previste dal regolamento (UE) n. 1143/2014, recepito in Italia con il decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230;
f) coordinare le attività necessarie per l’esecuzione di interventi urgenti per la risoluzione di criticità derivanti dalla presenza di fauna selvatica o inselvatichita, anche attraverso la definizione di specifici protocolli operativi e la proposta di apposite attività organizzative;
g) coordinare, su indicazione dell’Assessore competente in materia di agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste, specifici progetti mirati alla prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica;


05 agosto 2025

CINGHIALE: APPROVATO IL DISCIPLINARE STAGIONE 2025-2025

Con Decreto del Presidente della Regione Lazio 31 luglio 2025, n. T00121 è stato approvato il "Disciplinare per la gestione della specie cinghiale nella Regione Lazio, stagione venatoria 2025-2026"

La stagione avrà inizio il 1 ottobre e terminerà il 31 gennaio 2026.

Quali le principali novità?

Fissati gli obiettivi minimi di abbattimento a carico della specie cinghiale per l'annualità 2025, in attuazione del “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana (PRIU). Anni 2025-2029” per un totale di 28.000 individui.

Ogni distretto dovrà dotarsi di un organismo direttivo di gestione denominato “Consiglio di Distretto” composto da sette membri: tre rappresentanti individuati tra i componenti delle squadre di caccia al cinghiale di braccata e di girata della stagione precedente ricadenti nel Distretto, tre individuati tra i selecontrollori iscritti al distretto della specie cinghiale non iscritti a squadre di caccia in braccata o in girata e un rappresentante dell’ATC. 

Per la forma di caccia in braccata potranno cacciare congiuntamente fino ad un massimo di cinque squadre purché il numero complessivo dei cacciatori partecipanti non sia inferiore a 20 e non superiore a 70 (gli ospiti non sono conteggiati).

Per la forma della girata l’ATC attribuisce 11 punti per ogni componente che conferma l’iscrizione alla medesima squadra 

I selettori non saranno più obbligatori all'interno delle squadre di caccia (braccata e girata).

Per la caccia al cinghiale nelle zone non assegnate alle squadre autorizzate di caccia al cinghiale (territorio classificato come “zone bianche”):

a) La caccia al cinghiale è consentita a tutti i cacciatori non iscritti alle squadre autorizzate di caccia al cinghiale in braccata e in girata.

b) I cacciatori iscritti alle squadre di braccata e di girata non possono esercitare la caccia al cinghiale nelle zone bianche con esclusione della caccia di selezione.

c) La caccia al cinghiale nelle zone bianche è consentita solo nelle giornate indicate dal Calendario Venatorio regionale.

2. Il cacciatore, proprietario dei cani, che intende effettuare la caccia al cinghiale con l’ausilio di cani da seguita nelle zone bianche è tenuto a presentare domanda, secondo appositi moduli disponibili presso gli Ambiti Territoriali di Caccia o scaricabili dai siti Internet degli stessi, per l’iscrizione nell’apposito registro. La richiesta dovrà pervenire agli ATC entro la data del 16/09/2025.

Il cacciatore che richiede l’iscrizione al registro deve fornire all’ATC il proprio nominativo, l’indirizzo, il numero di cellulare e un indirizzo e-mail.

L’ATC stabilisce la quota di partecipazione a carico del cacciatore proprietario dei cani iscritto nel registro, tale quota, commisurata ai costi per la gestione amministrativa, ai costi derivanti dallo smaltimento a norma di legge dei residui della macellazione non destinati al consumo umano e ai costi delle competenze spettanti al servizio sanitario, non può essere superiore ad euro 50,00.

ll cacciatore deve presentare all’ATC l’elenco dei cani che saranno utilizzati con indicato:

nome, razza, sesso, data di nascita, mantello, numero di tatuaggio o numero di microchip

Tale elenco può essere integrato durante la stagione venatoria; comunque è obbligatorio annotare per ogni azione di caccia sul registro l’elenco dei dati dei cani utilizzati.

Rimane esclusiva responsabilità di tutti i cacciatori l’applicazione di ogni utile misura di sicurezza necessaria ad evitare incidenti; compreso l’obbligo di indossare giubbini ad alta visibilità di colore giallo o arancione e segnalare la zona interessata, prima dell’inizio dell’azione di caccia, con uno o più cartelli riportanti la scritta “attenzione è in corso una azione di caccia al cinghiale” e con bandierine di colore rosso, il tutto da rimuovere alla fine dell’azione di caccia.

I cinghiali abbattuti nelle zone bianche oltre ad essere annotati sul tesserino venatorio devono essere annotati sul registro e rendicontati mensilmente all’ATC di competenza territoriale.

I cinghiali abbattuti devono essere sottoposti all’esame della trichinella, anche se destinati ad autoconsumo.

Il registro dovrà essere riconsegnato, a mano o a mezzo raccomandata, all’ATC entro 30 gg. dalla chiusura della caccia al cinghiale.

I cacciatori che, riconsegneranno il registro oltre il termine previsto saranno sanzionati in base all’art. 47 c. 3 della L.R. n. 17/95.

Se il registro non viene riconsegnato entro il 30 giugno, oltre alla sanzione prevista dal punto precedente, si applica la sanzione di non iscrizione del cacciatore per la caccia al cinghiale nelle zone bianche alla stagione venatoria successiva.